Il 23 aprile 2012, successivamente alla costituzione del Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee, viene costituita, presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano, il MEDAlics – la rete degli Accademici del Mediterraneo sull’Economia della Conoscenza e i Sistemi di Innovazione, della quale il Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee è il nodo principale ed è parte integrante di GLOBElics, il Network Mondiale.
La rete globale per l’Economia della Conocenza e dell’Innovazione è una rete globale di studiosi che applicano il concetto di LICS: Learning, Innovation, Competence and building System (Apprendimento, Innovazione, Sistemi di Sviluppo delle Competenze) come quadro analitico per rafforzare e dare impulso alle economie emergenti e a tutte quelle società definite “in transizione”.
Il Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee è il nodo centrale del MEDAlics, la rete del Mediterraneo di Accademici sull’Economia della Conoscenza ed i Sistemi di Innovazione, costituita all’interno di GLOBElics.
La mission del Centro di Ricerca per le Relazioni Mediterranee è quella di creare un luogo di produzione della conoscenza, della creatività e dell’innovazione, inserito in una compagine di rete che gli consente l’interazione su due livelli: il più vicino sistema locale e il più ampio contesto internazionale della ricerca e dell’impresa. La struttura e l’attività che contraddistinguono il Centro sono state concepite e realizzate in risposta all’esigenza di favorire la comprensione delle relazioni tra innovazione, commercio internazionale, competitività e crescita economica nell’economia globale, con un focus particolare sull’area del Mediterraneo.
Dettagliatamente, le aree di ricerca di MEDAlics sono: innovazione ed economia applicata, gestione della tecnologia con particolar riferimento all’ICT, commercio internazionale e globalizzazione dei mercati, sviluppo sostenibile, sistemi di innovazione nel mediterraneo e relazioni mediterranee.
La ricerca condotta dal MEDAlics mira a individuare le caratteristiche che determinano il gap e a indurre sulle decisioni politiche un’influenza positiva, tale da renderle atte ad apportare un concreto miglioramento in materia di innovazione, sviluppo di competenze, competitività internazionale, sviluppo regionale, mercato del lavoro e sviluppo del capitale umano nell’area del Mediterraneo.
In una competizione sempre più globale e basata sulla conoscenza, è necessario impostare le strategie di gestione sulla comprensione del funzionamento di tali condizioni e dei regolamenti pubblici che puntano a disciplinare lo sfruttamento dell’ambiente.